Issue 9

A. Risitano et alii, Frattura ed Integrità Strutturale, 9 (2009) 113 - 124; DOI: 10.3221/IGF-ESIS.09.12 113 L’importanza del “parametro energetico” temperatura per la caratterizzazione dinamica dei materiali A. Risitano Università Degli Studi di Catania, Facoltà di Ingegneria, Dipartimento di Ingegneria Industriale e Meccanica, Via Andrea Doria, 6 –95125 Catania, arisitan@diim.unict.it G. Risitano Università Telematica Guglielmo Marconi, Via Plinio, 44 – 00153 Roma. R IASSUNTO . Le esperienze maturate nel campo dell’analisi termica di materiali utilizzati nelle costruzioni meccaniche [1,2,3] hanno permesso di evidenziare come il rilievo della temperatura (terzo parametro) in prove statiche e dinamiche costituisca un indicatore molto importante ai fini della caratterizzazione dinamica del materiale. Essendo il rilascio termico funzione dell’energia applicata per portare a rottura il materiale, il rilievo di parametri ad esso legati, induce a nuovi ipotesi e definizioni di limiti di fatica e resistenza a tempo. Mediante l’analisi termica è possibile valutare anche parametri correlabili con il valore limite di energia a rottura E l del materiale. In [4] era stato già messo in evidenza da A. Risitano e Altri che, in prove statiche di trazione, l’inizio della zona di prima plasticizzazione del materiale, in termine di tensione, era osservabile dalla curva di variazione di temperatura ΔT con il procedere della prova. Nello stesso lavoro si evidenziava come la velocità di prova avesse poca influenza sui valori della variazione di temperatura specialmente durante la fase elastica. Operando con sensori sempre più precisi e per obbiettivi rivolti alla ricerca dell’energia limite a rottura è stato osservato dagli autori che il seguire la variazione della temperatura sulla superficie del provino, in prove statiche di trazione, permette di legare i classici valori di resistenza all’oscillazione σ 0 con una “temperatura limite” T 0 corrispondente all’inizio di andamenti non lineari della stessa. In questa sede si evidenzia un modello di comportamento fisico del materiale durante le prova di trazione che giustifica, in modo semplice, la capacità di risalire, attraverso la conoscenza sperimentale del limite di comportamento termo-elastico, ai classici parametri di resistenza a fatica. Viene riportato, a titolo di esempio, il risultato relativo a provini piatti forati in acciaio facenti parte di una serie utilizzati per altri scopi (formeranno oggetto di altra pubblicazione) con i quali anche mediante prova statica si è determinata la loro resistenza all’oscillazione. A BSTRACT . Following their research, the authors remarked on the importance of the knowledge of the temperature for stressed material (mechanical component). They show as a temperature (third parameter) is an important parameter to characterise dynamically the material. Being that the thermal release is a function of the applied energy that leads to the failure, the knowledge of parameters linked to energy leads to new hypothesis and definitions of fatigue limit and lifespan. A thermal analysis permits one to evaluate parameters related to the amount of energy to failure of tested material. In [4] A. Risitano and Others, had remarked that during a static traction test, the beginning of plastic behaviour (linked to applied stress) was definable by analysing of the correspondent temperature curve. In the same work, they remarked about the low influence of the test velocity.

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