Issue 9

V. Dattoma et alii, Frattura ed Integrità Strutturale, 9 (2009) 64 – 75; DOI: 10.3221/IGF-ESIS.09.07 70 nom a a a k ,     (1) dove  a è l’ampiezza locale di deformazione misurata, mentre  a,nom è l’ampiezza nominale di deformazione applicata al giunto, che nel caso di una sollecitazione monoassiale di trazione è immediatamente nota dalla relazione seguente: (2) in cui  a è l’ampiezza nominale di carico. I valori medi di questo fattore relativi ai test eseguiti su alcune tipologie di giunti, di cui è riportata anche la numerosità del campione, sono riportati in Tab. 2. I dati sono stati calcolati anche nel caso di carico prevalente di flessione e sono classificati non solo in base alla tipologia di giunto ma anche in base allo spessore della piastra principale. Figura 3 : Curve di resistenza a fatica in termini di ampiezza di tensione per giunti saldati in acciaio di vario tipo e normativa di riferimento. tipo di giunto spessore numero di provini nom a a a k ,     valore medio deviazione standard giunti a croce 3-5 mm 42 1.740 0.405 giunti a croce 10-25 mm 37 1.312 0.188 giunti testa a testa 3-5 mm 18 2.201 0.497 giunti testa a testa thickness 8 mm 12 1.297 0.156 giunti a T 8 mm 15 0.909 0.070 giunti a T 20 mm 6 1.001 0.039 giunti ad angolo 5 mm 5 0.579 0.010 giunti ad angolo 20 mm 10 0.712 0.080 Tabella 2 : Valore caratteristici del coefficiente di amplificazione locale della deformazione. , a nom E e s e =

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