Issue 9

V. Dattoma et alii, Frattura ed Integrità Strutturale, 9 (2009) 64 – 75; DOI: 10.3221/IGF-ESIS.09.07 68 In generale, tutta la sperimentazione eseguita e l’esperienza acquisita nel corso degli anni permettono di affermare che l’uso dell’ampiezza di deformazione locale  a come parametro di verifica della resistenza a fatica di giunzione saldate ha mostrato di essere estremamente affidabile come metodo di verifica di giunzioni saldate critiche. Correlazione tra geometria globale del giunto e ampiezza di deformazione locale Utilizzando la gran mole di dati sperimentali sui giunti saldati in acciaio analizzati in passato a fatica per la validazione del metodo, è possibile avere una base statistica per stabilire qual è l’effetto della geometria globale del giunto sull’ampiezza di deformazione locale. Nella Tab. 1 riportata di seguito si presentano, limitatamente ai giunti saldati in acciaio strutturale, tutte le prove di fatica eseguite nel corso degli anni per validare il metodo, evidenziando il numero di test a fatica realizzati, lo spessore delle piastre, la modalità di carico e la geometria. Per i dettagli delle prove si rimanda alle specifiche pubblicazioni. Tali dati sono stati utilizzati per ricavare le curve riportate i n Fig. 2a e 2b, relativamente al solo rapporto di sollecitazione R=0.1, ottenute a seguito dell’applicazione del Metodo della Deformazione Locale, distinguendo però due classi di spessore principali: giunti di piccolo spessore, fino ad 8 mm, e giunti di spessore medio, tra 10 e 25 mm. E’ interessante notare sui diagrammi di fatica ottenuti l’estrema coerenza dei dati e la loro distribuzione particolarmente contenuta in uno spettro di deformazione basso a numero di cicli fissato. Ancora più importante è il fatto che sulla stessa curva di regressione vengono posizionati i dati riferiti a giunti molto diversi tra loro, sia per la loro forma (a croce, a T e di testa) che per gli spessori utilizzati e la modalità di carico principale (trazione o flessione). In entrambi i diagrammi infatti, si riscontrano ottimi valori del coefficiente R di correlazione (R 2 = 0.89 – 0.69) dei dati. Utilizzando tali curve è possibile stimare l’ampiezza di deformazione limite corrispondente alla vita convenzionale di 2 10 6 cicli, pari rispettivamente a  A = 356  per i giunti oltre 10 mm e  A = 450  per i giunti fino a 8 mm. Tabella 1 : Riassunto complessivo delle prove di fatica eseguite su giunti in acciaio strutturale Tipologia di Giunto Modalità di Carico Materiale Spessore Rapporto di sollecitazione N° di provini 3 -1 5 3 0.5 7 trazione Fe510 5 0.1 7 5 0.5 6 10 -1 5 3 -1 6 3 0.1 11 Fe510 3 0.5 7 5 -1 7 trazione 5 0.1 12 Fe430 17 0.1 12 25 -1 7 Fe510 25 -0.25 6 25 0.1 6 E36 8 0.1 7 flessione 3p E560D 8 0.1 8 E36 20 0.1 6 5 -1 5 trazione Fe510 15 -1 6 15 0.5 5 trazione incl. cord. 30° Fe430 5 0.1 5

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