Issue 11

L. Giudici et alii, Frattura ed Integrità Strutturale, 11 (2009) 21-35; DOI: 10.3221/IGF-ESIS.11.03 34 Figura 24 : Andamento degli sforzi principali in funzione del n° di cicli ricavati dalle deformazioni misurate durante il primo test in prossimità dell’apice criccato del danneggiamento: si nota un notevole incremento dello sforzo durante il 3° spettro caratterizzato dal minimo rapporto R C ONCLUSIONI ono state effettuate alcune prove di impatto balistico, condotte utilizzando un proiettile 7.62 NATO, sparato contro provini rappresentativi di un albero di trasmissione sotto ben precise condizioni. I test eseguiti hanno mostrato una dispersione di risultati piuttosto marcata, attribuibile all’estrema criticità che caratterizza il posizionamento reciproco bersaglio-proiettile e ad altri parametri legati alla balistica esterna che sono oggetto di approfondimento attuale. Agli alberi danneggiati sono quindi stati applicati degli spettri di carico rappresentativi delle sollecitazioni riscontrate durante la missione di rientro alla base. Al fine di contenere la variabilità dei risultati si è testato un campione di provini il più possibile omogenei fra loro e con un danneggiamento di tipo “singolo foro”, che è stato considerato come quello di maggiore pericolosità per un componente sottoposto a carichi torsionali. Le prove di torsione effettuate hanno fornito in effetti esiti analoghi, dai quali si può concludere che l’elicottero, benché presenti un componente principale della linea di trasmissione di coda danneggiato da un proiettile, è in grado di portare a termine una missione di rientro alla base a potenza ridotta, dal punto di vista della resistenza strutturale. In relazione agli obiettivi prefissi, la verifica può quindi considerarsi soddisfatta. Partendo dagli spettri applicati, e riducendo progressivamente il rapporto di carico R a parità di coppia massima, è stata definita inoltre una condizione di carico più gravosa, in grado di determinare la propagazione instabile della frattura e dunque il collasso strutturale dell’albero. Dall’esecuzione di questa seconda serie di test è emerso come il rapporto di carico R rivesta un ruolo decisivo nel determinare la vita residua a fatica del componente. B IBLIOGRAFIA [1] M. Backmann, W. Goldsmith, Int Engng Sci, (1978). [2] W. Goldsmith, Int. J. Impact Engng, (1999). [3] D. Colombo, Progettazione di componenti di elicottero in presenza di cricche e difetti. Tesi di dottorato, Politecnico di Milano, Dipartimento di Meccanica, (2005). [4] M.J. Forrestal, A.J. Piekutowsky, Int. J. Impact Engng, (1999). [5] A.J. Piekutowsky, M.J. Forrestal, K.L. Poormon, T.L. Warren, Int. J. Impact Engng, (1999). [6] T.L. Warren, K. L. Poormon, Int. J. Impact Engng, (2001). [7] I.V. Roisman, K. Weber, A.L. Yarin, V. Hohler, M.B. Rubin, Int. J. Impact Engng, (1999). [8] S. Dey, T. Borvik, O. S. Hopperstad, J. R. Leinum., M. Langseth, Int. J. Impact Engng, (2004). [9] T. Borvik, O.S. Hopperstad, M. Langseth, K. A. Malo, Int. J. Impact Engng, (2002). [10] T. Borvik, M. Langseth, O.S. Hopperstad, K.A. Malo, Int. J. Impact Engng, (2000). [11] T. Borvik, M. Langseth, O.S. Hopperstad, K. A. Malo, Int. J. Impact Engng, (1999). [12] N. K. Gupta, M. A. Iqbal, G. S. Sekhon, Int. J. Impact Engng, (2005). S

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